MONGIANA VENDESI - La storia si ripete – 150 anni fa Fazzari, oggi Iorfida

Aprile 2019

MONGIANA VENDESI...

E’ vero, e di questo gliene abbiamo sempre dato atto, che Bruno Iorfida sulla storia di Mongiana abbia investito tanto tempo in studio e approfondimenti. Ben 12 anni, questo non lo sapevo, complimenti. Peccato però che il suo pensiero si sia fermato nell’epoca che ha studiato. Si è fermato al punto in cui Achille Fazzari vendette Mongiana, come lui oggi sta facendo con i Mongianesi. E’ vero che la proprietà materiale rimane a Mongiana, ma quando ti svendi i contenuti immateriali stai regalando tutto ciò che doveva rappresentare quella fiammella di speranza, già ridotta al lumicino, per le nostre giovani generazioni. In pratica gli stai togliendo la speranza. Perché dare la gestione ad un’altro ente, garantendogli l’80% degli introiti significa regalare le nostre risorse principali, significa ammettere la propria inadeguatezza in merito alla gestione del bene. Questo non rispecchia l’atteggiamento presuntuoso di cinque anni fa del “Ve l’avevo detto”, del “Da domani inizia una nuova era”.

Ma andiamo con ordine. Con piacere ho letto il comunicato di ieri del Sindaco uscente di Mongiana Bruno Iorfida. Un comunicato pieno di inesattezze e farneticazioni. Voglio subito sgombrare il campo da discussioni sul comportamento della minoranza per poter affrontare in maniera più chiara la realtà dei fatti. In qualità di capogruppo e quindi primo rappresentante del gruppo di minoranza “Mongiana Cangiante” mi assumo tutte le responsabilità del comportamento della mia compagine. Dovevamo andare a vedere le carte? Vero. Dovevamo fare opposizione in consiglio? Verissimo. Certo che detto così potrebbe quasi sembrare che l’approvazione del deliberato sia da attribuire a noi. Ma la verità che Bruno Iorfida vuole nascondere è che il deliberato è stato e sarebbe comunque stato approvato dalla maggioranza, con o senza la nostra presenza e la nostra opposizione. E niente e nessuno avrebbe potuto far cambiare questa decisione, perché così è sempre stato. In realtà il Sindaco uscente vuole distogliere l’attenzione della gente dal vero dato politico. Quindi andiamo a parlare di questa unanimità. Vorrei ricordare a tutti i lettori che ogni punto all’ordine del giorno del consiglio comunale del 15 aprile 2019, e quindi sia bilancio di previsione e convenzione con il parco delle serre, sono stati approvati in seconda convocazione con il voto favorevole di quattro consiglieri più quello del Sindaco uscente. Quindi, in considerazione del fatto che il consiglio comunale di Mongiana è composto da dieci consiglieri più il Sindaco, il deliberato è stato approvato da cinque consiglieri su undici. E quindi invece di lasciarsi andare a giudizi pretestuosi nei confronti dei consiglieri di minoranza, dovrebbe piuttosto interrogarsi sull’assenza di tre consiglieri di maggioranza. Ancor più grave perchè questo significa non poter garantire il numero legale in consiglio. Io mi prendo serenamente la responsabilità delle azioni del mio gruppo, il Sindaco Iorfida riesce a prendersi le sue di responsabilità? Ovviamente no. Perciò cerca di spostare l’attenzione su di noi, per non far trapelare gli scricchioli che da tempo ormai attanagliano la sua compagine amministrativa. Inoltre quando contesta a noi un atteggiamento poco responsabile vorrei chiedergli se ricorda le volte in cui noi “irresponsabilmente” con la nostra presenza abbiamo garantito il numero legale per lo svolgimento dei consigli che lui non era riuscito a garantire? Però vorrei chiarire meglio i motivi della nostra assenza all’ultimo consiglio comunale. Motivi che ovviamente sono di natura assolutamente politica e nulla c’entrano negligenze o disinteresse. Visto le succitate difficoltà della maggioranza di garantire il numero legale, la nostra presenza, se pur con voto contrario, avrebbe semplicemente significato l’approvazione di tutti i punti all’ordine del giorno. Quindi anche votando contro, il nostro voto sarebbe risultato favorevole. E posso affermare che chiunque nella nostra posizione avrebbe fatto la stessa scelta. Persino il “responsabilissimo” Sindaco uscente. Ma il mio stupore è stato ancora maggiore quando Iorfida afferma con assoluta certezza che noi non abbiamo letto le carte inerenti il bilancio. Come fa ad affermarlo con tale sicurezza? La documentazione relativa alla questione bilancio, prima di essere approvata in consiglio, deve essere approvata in Giunta. Le delibere di Giunta devono essere pubblicate sull’Albo Pretorio Online comprensive di tutti gli allegati. Quindi, sapendo che tutti abbiamo un collegamento a Internet e tutti siamo in condizione di consultare l’Albo Pretorio Online, la certezza del Sindaco può derivare solo dalla certezza di non aver pubblicato la documentazione nella sua interezza. Qui naturalmente si parla anche di trasparenza, e su questo inviteremo gli organi preposti al controllo, di verificare lo stato delle cose. Quindi Sindaco come puoi avere la certezza che la minoranza non abbia controllato da casa gli atti, rilevando tra l’altro dalla documentazione incompleta, che l’attuale amministrazione abbia utilizzato l’anticipazione di cassa del 2019 per restituire quella del 2018, e che quindi per l’anno corrente non potrà più farci affidamento? Come si può capire, altro fumo negli occhi. Bruno Iorfida dice che mai nessun gruppo abbia avuto un atteggiamento simile. Magari sarà così, non lo sappiamo ed è quindi un’affermazione pretestuosa senza fondamento. Verifichi invece se nella storia del consiglio comunale di Mongiana sia mai stato necessario convocare in seconda seduta per approvare un bilancio? Veniamo ora però al vero oggetto della contestazione sia nostra che della cittadinanza, ovvero la convenzione con il Parco delle Serre. L’affermazione che non si tratta di svendita ma di “gestione” vorrebbe diminuire la gravità dell’atto. L’azione di spogliare l’Amministrazione Comunale di Mongiana delle sue funzioni di gestione relative i beni in proprio possesso, certifica l’incapacità degli attuali amministratori di programmare. Se ricordiamo che il MuFar, insieme a tutte le strutture facenti parte dell’antico insediamento industriale di Mongiana, ha sempre rappresentato il cuore dell’azione amministrativa di Iorfida, questo documento sancisce definitivamente il suo fallimento. La convenzione noi l’abbiamo letta e di certo non siamo noi a dover rispondere ai nostri cittadini per questo scippo assurdo. L’abbiamo letta e l’abbiamo capita tranquillo, ma non la condividiamo per niente. Risponda lui ad alcune domande. Perché lasciare l’80% al Parco? Non si poteva pensare ad altre cifre assumendoci noi qualche responsabilità in più? Perché dare al Parco la competenza di determinare il personale da inserire all’interno della gestione di beni mongianesi? Questa competenza doveva rimanere nelle mani dell’amministrazione di Mongiana. Perché la durata della convenzione è di cinque anni? Si poteva pensare ad una fase sperimentale di uno o due anni. Oppure se si era certi della bontà del progetto anche di dieci anni, per dare più sostanza all’accordo. Invece si è scelto cinque anni, giusto il periodo di una legislatura. Perché inserire una clausola di 50.000 €, in caso di revoca anticipata della convenzione? Viste le pessime condizioni economiche in cui versa il Comune di Mongiana, questo impedirebbe a chiunque di annullare l’atto prima della sua scadenza naturale. Ma la domanda che attira maggiormente la nostra attenzione è, PERCHE’ ORA? A poche settimane dalla tornata elettorale che potrebbe magari determinare un cambio di gestione politico amministrativa. Oppure il Sindaco uscente sa già che non sarà lui a guidare ancora l’ente comunale. O perché sa già che non sarà lui candidato a Sindaco? Qual’era l’urgenza? Ovviamente nessuna, non c’era alcuna urgenza. E questo, dulcis in fundo, ci porta a poter affermare che quest’atto è stato approvato in palese violazione della normativa vigente. L’articolo 38 del Testo Unico per gli Enti Locali al comma 5 stabilisce: “ I consigli durano in carica sino all’elezione dei nuovi, LIMITANDOSI, dopo la pubblicazione del decreto di indizione dei comizi elettorali, ad adottare gli atti urgenti e improrogabili.” Il manifesto per la convocazione dei comizi elettorali è stato pubblicato sull’Albo Pretorio Online l’11 aprile 2019. La seduta del Consiglio Comunale si è tenuta il 14 aprile 2019, rientrando così nella competenza della normativa su citata. Quindi ci spieghi il Sindaco uscente dov’era l’urgenza o l’improrogabilità di questa convenzione. Il nostro pensiero è che questo sia un maldestro colpo di coda di un’amministrazione che ha sempre temuto il cambiamento. Questo è il tentativo di limitare il campo d’azione di eventuali future compagini amministrative diverse dalla loro. Concludo questo comunicato invitando Bruno Iorfida nuovamente a preoccuparsi della sua squadra. Io ho piena fiducia dei miei consiglieri e so con assoluta certezza che tutto quello che abbiamo fatto, sia in politica che nel volontariato, ha sempre avuto come principale obbiettivo il bene comune. E stia tranquillo che noi non siamo distratti dalla campagna elettorale, bensì siamo concentratissimi per dare ai nostri cittadini una possibile alternativa per uscire dal buio in cui lui e la sua amministrazione ci hanno gettati. I mongianesi piuttosto dovrebbero chiedersi come mai questo suo improvviso risveglio dal letargo? Non è un segreto che a Mongiana negli ultimi anni era più facile vincere al Superenalotto che trovare il Sindaco in Comune. Questa improvvisa frenesia a cosa è dovuta? Un’ultima domanda gliela voglio rivolgere. Visto la sua affermazione che sia lui che la sua amministrazione hanno sempre agito nell’interesse del paese e per il paese, dov’era quando, per l’iniziativa proposta dal Sindaco di Nardodipace in merito a LAVORO nelle aree interne, si svolgevano le riunioni preparatorie insieme all’amministrazione di Fabrizia e le sigle sindacali CGIL, CISL e Uil? Dove erano lui e la sua amministrazione quando a questi tavoli si cercavano soluzioni per combattere quella piaga che attanaglia la nostra terra che è lo spopolamento? Salvo poi presentarsi all’ultimo incontro perché c’erano le telecamere e bisognava fare la passerella? Vedi caro Sindaco uscente, è inutile che ti arrampichi sugli specchi. I nodi vengono tutti al pettine. E’ inutile gettare fumo negli occhi ai mongianesi, sviando la responsabilità sulla minoranza. Anche perché io non ho difficoltà ad ammettere i miei errori. Ma la verità è che voi avete approvato i provvedimenti, voi e solo voi. Sindaco e quattro consiglieri. Prima di chiederci di prenderci le nostre responsabilità prenditi le tue. Quest’ultimo atto ha certificato l’abbandono verso Mongiana e i Mongianesi. Noi faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità per rimediare alle vostre trascuranze. Lo faremo perché amiamo Mongiana e teniamo alla nostra comunità. E stai tranquillo, i nostri cittadini sanno dare le giuste valutazioni alle cose. Non potete sfuggire alle vostre responsabilità. Come dice un proverbio latino “Veritas filia temporis” - la verità è figlia del tempo. Evviva Mongiana e forza Mongianesi.

Francesco Angilletta, Giovanna Mammone, Bruno Platì